Il sogno nell’Orto… ovvero…

Il sogno nell’Orto… ovvero…

Shakespeare botanico… di notte… d’estate

Progetto di produzione e promozione culturale

PREMESSA

Il teatro, nel suo cercare risposte, o per meglio dire, porre domande sui grandi e insondabili quesiti del genere umano, svolge una funzione, talune volte di lettura critica, altre di stimolo e riflessione verso l’interpretazione della realtà che ci circonda. Questo continuo evolversi di interpretazioni culturali, linguaggi e poetiche, forme e contenuti, crea un corto circuito emozionale capace di suscitare pensieri e collegamenti mentali che muovono il nostro immaginario.

Solitamente il fatto teatrale si sviluppa in luoghi e spazi chiusi ben definiti, adeguati alla capacità scenica di uno spettacolo piuttosto che di un altro. In questo progetto vogliamo esplorare altri luoghi e spazi, alla ricerca di ulteriori corti circuiti tra la scena e lo spettatore. Anzi, provocare lo spettatore in uno spazio che metta in relazione quasi diretta l’attore e il fruitore, che renda lo spettatore protagonista e motivo degli accadimenti, che reinventi la presenza e la partecipazione di chi osserva e partecipa.

Il luogo che è stato scelto per la realizzazione di questo progetto è l’Orto botanico “C. Cortini” dell’Università di Camerino. Il perché di questa scelta sta nel fatto che tale ambiente si presta mirabilmente a fare da cornice all’opera teatrale scelta, e nello stesso tempo presenta se stesso come sintesi del concetto che “la Natura” esprime.

L’Orto botanico nella sua espressione prettamente scientifica, non è altro che la parte più elementare del suo utilizzo scientifico, mentre potenzialmente può essere utilizzato quale viatico di interpretazioni letterarie e teatrali.

OBIETTIVI

Questa scelta deriva dalla consapevolezza che certi luoghi deputati alla divulgazione mediata della conoscenza, come appunto spazi museali a carattere scientifico o ambienti naturali come l’Orto botanico, abbiano bisogno di nuove forme di attrattiva ed interesse per il pubblico, creando degli ambiti particolari di fruizione, che si discostino da quelli tradizionali di lezione frontale agli utenti, ma che si aprano ad un pubblico generico, non specialistico, e nello stesso tempo disponibile a farsi permeare dalla Natura con un linguaggio alternativo.

L’adattamento e la trasposizione di testi teatrali o eventi performativi in questi luoghi, oltre che creare una forma diversa di sintonia con il visitatore-spettatore, stimolano registi e attori a confrontarsi con spazi e atmosfere decisamente nuove rispetto al palcoscenico tradizionale.

In questo caso abbiamo a disposizione un ambiente naturale ricco di piante e vegetali, che si insinua perfettamente, con le sue forme e anfratti, al soggetto da noi scelto per la costruzione di una rappresentazione: il bosco incantato del “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. Nello stesso tempo la scenografia diventa, non solo lo sfondo dell’opera, ma anche uno stimolo all’osservazione di essenze vegetali conservate in uno spazio spesso sconosciuto ai più, che può essere stimolo e desiderio di approfondimento di tematiche ambientali che alimentino il desiderio di ritornare a visitarlo.

Il progetto vuole essere anche un incontro tra generazioni diverse, coinvolgendo gli adolescenti e gli studenti universitari ad una partecipazione guidata alle fasi del percorso di lavoro, favorendo un interesse verso la conoscenza ma anche la pratica del fatto teatrale, fino a creare le basi di partecipazione attiva alla messinscena finale. Vuole essere inoltre il motivo per catturare l’interesse di un più ampio pubblico.

STRUTTURAZIONE

Il sogno verrà scomposto, riletto, adattato, studiato e ricomposto nella suggestione di uno scenario unico: l’orto botanico di Camerino.

Come nella storia della commedia, il bosco e la sua natura misteriosa, creeranno le suggestioni per portare lo spettatore all’interno di un mondo fantastico, dove realtà e finzione, immaginario e oscuro, amore e odio, magia e incredulità, si mescolano per creare un non luogo della diversità, dello sconosciuto, del mistero. Dove il fascino della notte costruisce una ragnatela di sensazioni e atmosfere stranianti capaci di portare personaggi e spettatori in una dimensione magica.

La costruzione della messinscena verrà adeguata e ripensata negli spazi intriganti e ombrosi dell’Orto botanico, fornendo così una scenografia e atmosfera naturale dei luoghi descritti nell’opera shakespiriana.

Parallelamente allo studio dell’allestimento teatrale, verranno proposti una serie di incontri, studi, lezioni, prove aperte, per creare un percorso di avvicinamento all’evento finale del progetto, che sarà lo spettacolo vero e proprio.

Questa serie di attività parallele vogliono essere un collegamento con il territorio che ci ospita, dando apertura graduale ad una conoscenza complessiva dell’evento a cui si lavora. Dare spazio e conoscenza ai progetti culturali e d’impatto ambientale sul territorio deve essere una priorità nella costruzione di una politica di crescita e comunicazione con i luoghi e le persone che li abitano. Inoltre è opportuno mettere in circuito e privilegiare un confronto anche con le forze giovanili, coinvolgendo gli istituti superiori che gravitano nell’area, in un ottica di sempre maggiore scambio tra chi produce cultura e chi dovrebbe fruirne.

SPETTACOLI

Saranno previste 4 repliche del “Sogno…” con un numero limitato di spettatori (max 50), in 4 giorni diversi. Lo spettacolo sarà un percorso sensoriale e di coinvolgimento per lo spettatore che parteciperà in prima persona alla scoperta del mondo incantato del sogno, attraverso una relazione intensa ed emotiva del dipanarsi della commedia.

 

 

 

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